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Genitori e Figli

Al parrucchiere con il bebè

Bari – Di che colore è una città per mamme e bambini? Com’è? Ha i disegni per le strade e i fasciatoi sotto le pensiline degli autobus? Cosa non deve mancare e cosa invece dovrebbe essere eliminato? Noi ce lo domandiamo da quando esiste comenasceunamamma.it

Quali sono i sogni e le necessità di ogni mamma? Sicuramente poter andare dal parrucchiere senza sentirsi in colpa per avere lasciato il bimbo alla baby sitter. Finalmente anche a Bari si può! Come nasce una mamma e Valeria Mola Parrucchieri, per la prima volta a Bari, lanciano l’area giochi per bambini e i laboratori creativi settimanali.  Un modo semplice per consentire alle donne di “farsi belle” mentre i bimbi giocano indisturbati in totale sicurezza.

Corrente di risacca, uno dei più grandi pericoli del mare. Ecco come riconoscerla

Castellaneta Marina - Si è buttato in mare per salvare una bimba che stava affogando. E' riuscito nell'impresa ma il mare su di lui ha avuto la meglio. Ha perso la vita così un 44enne barese.

Care mamme e cari papà, prendo spunto da questa triste vicenda di cronaca per parlare della corrente di risacca. La conoscete? Per descrivervela prendo in prestito le parole del portale Inmeteo.

"La corrente di risacca è un tipo di corrente marina molto pericolosa. Si tratta di un intenso flusso d’acqua causato dal moto ondoso del mare che si forma davanti alla spiaggia. L’accumulo d’acqua lungo la costa provoca un aumento di pressione che deve essere compensato da un flusso di ritorno che si dirige dalla riva verso il largo ad elevata velocità trascinando con sé tutto ciò che incontra.

Quindi la corrente di risacca si muove esattamente verso la direzione opposta rispetto all’onda normale.
Alcune volte a causa della loro forza si possono rivelare molto pericolose. Si viene risucchiati e trascinati senza tregua verso il largo. La loro elevata velocità, anche oltre 9 km/h, rende difficile mettersi in salvo anche ai nuotatori più esperti.

Nel 2014 due utenti su tre hanno visionato contenuti online pericolosi per i bambini

Internet ha cessato ormai da lungo tempo di essere riservato agli adulti. I bambini sono molto più attivi dei loro genitori per quel che riguarda la navigazione in rete. Ci si chiede, quindi, sempre più spesso, se il web sia un luogo abbastanza sicuro per loro. Per scoprirlo Kaspersky Lab ha deciso di individuare le potenziali minacce rivolte ai più piccoli, analizzando i dati degli utenti dei propri prodotti che utilizzano il modulo di Parental Control.

I risultati mostrano che più della metà degli utenti (59,5%) ha incontrato siti con contenuti pornografici; più di un quarto degli stessi (26,6%) si è ritrovato su siti dedicati al gioco d’azzardo; un utente su cinque su siti che mostrano armi; e quasi lo stesso numero di utenti si è confrontato con un linguaggio pesante.

I siti contenenti questo tipo di contenuti inappropriati (per adulti, chat, gioco d’azzardo e armi), oltre ad altri contenenti informazioni su droghe, tabacco e alcol, sono stati quelli più frequentemente bloccati dalle soluzioni di protezione di Kaspersky Lab. La frequenza dei rilevamenti dimostra quanto sia semplice per gli utenti incontrare questo tipo di contenuti online. Maggiore è la frequenza, maggiore è la probabilità.

Paura del buio. Ecco gli errori da evitare

C’è una sola cosa capace di chiudere le porte al sonno ed è l`insicurezza. Come si può dormire se si è in ansia per qualcosa?

Si riesce ad addormentarsi solo se ci sente protetti e in luogo sicuro, e il luogo più sicuro per un bambino molto piccolo è vicino alla propria madre. La paura del buio quindi fa parte di un normale percorso di crescita e come tale va affrontato e condiviso sempre insieme a mamma e papà.

Ma quali sono gli errori da evitare?

Indagine Kaspersky Lab: genitori impotenti di fronte al cyberbullismo

Una ricerca condotta da Kaspersky Lab e B2B International rivela che il 22% dei genitori non si sente in grado di tenere sotto controllo ciò che i propri figli fanno o vedono online. Percentuale che sale a quasi la metà (48%) se si parla invece di una vera e propria preoccupazione nell’eventualità di dover affrontare il cyber bullismo.

Gli adulti che con le migliori intenzioni vogliono garantire ai propri figli la loro privacy rischiano di metterli maggiormente a rischio di molestie o abusi. Ad esempio solo il 19% afferma di essere amico o di seguire i propri figli sui social media e solo il 39% monitora le attività online dei figli. Solamente 38% afferma di aver affrontato la questione dei rischi con loro, il che potrebbe essere sintomatico di una mancanza di fiducia e comprensione della gravità della situazione.