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La nuova pelle per i bambini

Riceviamo da Giovanni D'Agata e pubblichiamo

Balzo in avanti sulla ricerca della pelle artificiale per trapianti o test dei cosmetici e prodotti chimici. I ricercatori del Kinderspital di Zurigo sono in grado di produrre pelle umana in laboratorio. Le cellule sono prelevate dalla cute umana e isolate per fare scattare la moltiplicazione. Così si avvia la creazione di nuovi tessuti. La coltivazione durerà sei settimane. La pelle artificiale sarà impiegata in trapianti o test dei cosmetici, prodotti chimici e per grandi ferite (ustioni). Lo ha reso noto ieri l'Università di Zurigo sul suo giornale online "UZH News".

 

In estate sarà impiegata per curare i primi bambini ustionati. Finora, per le bruciature i medici utilizzavano soprattutto pelle prelevata dalla testa dei pazienti. Questa presenta però uno strato sottocutaneo (ipoderma) molto sottile che rende difficile il trapianto. La pelle prodotta in laboratorio offre diversi vantaggi. Sviluppata a partire da un frammento prelevato dal paziente, è composta di epidermide, derma e ipoderma e include anche cellule staminali, vasi sanguigni e cromatofori, ossia cellule contenenti pigmento. Quest'estate saranno trapiantati i primi campioni, di superficie massima di 20 centimetri per dieci, su 20 pazienti. In seguito saranno curati 40 giovani a Berlino e 40 ad Amsterdam. Presto anche altri tessuti come la cartilagine saranno prodotti artificialmente.