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I pediatri, nascono meno bimbi ma assistenza a rischio in 10 anni

"In Italia nascono meno bambini", ma mancano anche i pediatri. E "se non viene fatta una riorganizzazione, nel giro di 5-10 anni rischiamo di avere dei buchi assistenziali tali da non essere in grado di garantire l'assistenza" ai figli del Belpaese. Il monito arriva da Giovanni Corsello, presidente della Società italiana di pediatria (Sip), che commenta all'Adnkronos Salute l'azzeramento delle nascite che ha colpito oltre 200 comuni d'Italia nel 2012. Indirettamente, riflette l'esperto, anche il crollo del numero di bebè è responsabile della carenza di medici dei bimbi. Ma il problema, precisa Corsello, è soprattutto una conseguenza dell'invecchiamento della popolazione: meno bambini nascono, meno giovani ci sono, e ciò si traduce in ridotte possibilità di sviluppo.

"Ci sono meno medici e l'età media è più spostata verso la pensione, ma il pediatra non è di certo un mestiere in via d'estinzione", tiene a puntualizzare il presidente Sip. "Gli over 65 hanno di gran lunga superato il numero dei giovani sotto i 20 anni - aggiunge Davide Dettore, professore associato di Psicologia clinica all'università di Firenze e presidente dell'Istituto Miller di Genova - In Italia nascono 1,4 bambini per coppia, invece dei 2 necessari perché la popolazione venga se non altro mantenuta". E così, tra i cervelli in fuga da un lato e la crisi delle nascite dall'altro, in Italia rischiano di rimanere in pochi a 'produrre' per il rilancio del Paese. Da qui l'appello del presidente della Sip: "Dobbiamo batterci perché riprenda la natalità". Sicuramente la crisi economica non 'incoraggia' a fare figli, osserva Corsello, ma se il nostro Paese 'sforna' meno bimbi non si può dare tutta la colpa ai soldi: "E' un fenomeno iniziato ben prima, legato soprattutto a un fattore socio-culturale - afferma il presidente dei pediatri - C'è un numero crescente di donne che non vogliono figli perché potrebbero ostacolare la carriera", ma è anche vero che "nel nostro Paese il contesto lavorativo non aiuta quelle che vorrebbero conciliare famiglia e carriera". Le soluzioni tuttavia ci sono. Secondo Corsello, tanto per iniziare bisognerebbe cercare di seguire il modello francese. Il governo d'Oltralpe ha promosso una serie di iniziative come ad esempio "l'apertura di asili sul posto di lavoro, o diversi incentivi per le famiglie che hanno bambini, che hanno permesso di invertire in positivo il trend delle nascite".