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La scarpa del bambino

Il piede del bambino è sensibilissimo fino agli 8 mesi di vita e informa i centri nervosi sulla forma, volume e posizione del corpo. Non si deve offuscare questa sua sensibilità per cui la primissima scarpa sarà la pelle dei suoi piedi.

Quando comincia a camminare, questa sensibilità deve essere ancora rispettata, per cui indossare solo calze o scarpe di pelle morbidissima senza suola.

Quando cammina, si calzerà il bimbo in modo protettivo: la suola sarà flessibile a livello delle dita in modo da poter rovesciare la punta sulla scarpa con un solo dito, quando le scarpe sono nuove. Se la suola non flette, le scarpe sono da scartare.

 

IL TACCO non può avere forma e dimensioni inventate: dev’essere lungo 2/7 della lunghezza totale della scarpa e alto il 10% sempre della lunghezza totale della scarpa; non deve avere prolungamenti, speronature o campanature: deve avere la forma di quello dell’adulto.

I “CONTRAFFORTI” sono necessari: rigidi, non più alti di 2 cm, solamente laterali e mai posteriori. La scarpa dovrebbe essere a tomaia bassa come quella dell’adulto. Se la scarpa è alta, il “Gambetto” dovrebbe essere di pellame diverso, molto più morbido, in modo da non ostacolare neppure vagamente i movimenti della caviglia. Una scarpa da evitare è quella “da ginnastica” perché non igienica; come dice il nome dovrebbe essere usata solo per la ginnastica.

Fonte: Uppa