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Racconti

I genitori che hanno bambini con difficoltà subiscono le ennesime vergogne istituzionali

Riceviamo da Annalinda Lupis e pubblichiamo:

I genitori che hanno bambini con difficoltà, molti di loro con bambini danneggiati, subiscono le ennesime vergogne istituzionali. Mi sento impotente.

"Su 4 figli, me ne sono capitati due con dislessia e annessi e connessi vari. I due maggiori. Il tutto, un tempo, adeguatamente seguito con diagnosi dal centro di neuropsichiatra infantile del policlinico di Bari. Adesso, causa tagli, aspettiamo da oltre un anno che ci richiamino per il day hospital e diagnosi funzionale. Nel frattempo, ad aprile, mi è stato dato esito negativo per la richiesta della indennità di frequenza, poiché, giustamente, i miei figli presentano si un quadro clinico grave per disturbo specifico dell'apprendimento, ma hanno un Q.I. superiore alla media.

Test positivo

Da qualche settimana in tv, il mercoledì sera, è possibile vedere un docu-reality su mamme giovanissime. E’ la versione italiana di un fortunatissimo programma americano, con vari sequel e spin-off. Il tema? Mamme adolescenti. Può essere educativo o no, non entro nel merito della questione. La trasmissione che ha come target le “giovanissime” pone l’attenzione sui sentimenti e sulle conseguenze di una scelta molto difficile: diventare mamme bambine.

A volte ritornano

Son passati 14 anni e ancora ricordo l'ultima sera, il tuo sguardo, il tuo profumo, la tua voce... il tuo stile inconfondibile di saluto alla visiera o il baciamano che tanto affascinava le donne. A volte ritorna come un tonfo al cuore il nostro ultimo abbraccio. Mi hai lasciato ragazzina e figlia e oggi sono donna e mamma. Son sicura che babyGiò ti sarebbe piaciuto. È un bimbetto così sveglio e a volte ... guardando lui, rivedo te.

Ho scelto di seguire la tua professione, quella che tanto amavi e per la quale hai sacrificato la famiglia. Quel mestiere che mai avresti voluto per me. Ogni giorno vivo il tuo mondo, incontro i tuoi colleghi che ti ricordano con stima e affetto ed è come averti di nuovo nella mia vita. Sono orgogliosa di portare il tuo cognome anche se a volte ritorna quel giudice interiore che mi sussurra “potevi fare meglio”, “lui avrebbe fatto di più”. Sussurro: “ne sono sicura”.

Sliding Doors

Avete mai riflettuto sull'importanza del caso nella vostra vita? Quante volte vi siete ritrovate a ripetere “se avessi (o non) fatto quella scelta, preso quella strada o incontrato quella persona?” Io me lo ripeto quasi tutti i giorni. Perché? Perché la mia vita è stata profondamente sconvolta da uno Sliding Doors. Un banale imprevisto e il corso della mia esistenza non è più stato lo stesso. Il 2 ottobre del 2010 rientravo da Fiuggi dopo aver seguito un corso di formazione professionale. Ho un ricordo bellissimo di quella settimana. Ho conosciuto colleghi (che sento ancora) di tutta Italia con i quali ho condiviso il terrore e la gioia dell’Esame di Stato.