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Dai chiodini alle barrette. Quercetti inventa un nuovo modo di giocare.

Il mondo dei giochi per i bambini è così vasto  e variegato che spesso, quando si vuol fare un regalo al proprio figlio/a si fa molta confusione. E la domanda più ricorrente al momento dell’acquisto è: “Ci giocherà? Gradirà?”.  Secondo me fino ai tre anni di età del bambino, da genitori, bisogna entrare nella logica che la maggior parte delle attività sono da condividere. Che, dunque, non si può delegare ad un giocattolo la funzione di babysitter.

A questo proposito ho trovato molto interessanti due proposte dell’azienda Quercetti che ha lanciato una nuova linea di giochi creativi e intelligenti.

Si tratta di LINK, un kit di barrette colorate da incastrare (simili a costruzioni) e SMART PUZZLE,  un misto tra lavagna magnetica e puzzle.

 Il primo è uno di quei giochi di cui, al momento dell’acquisto, ti domandi: troppo ardito? Sarà divertente? Dal punto di vista di un adulto queste barrette ad incastro non sarebbero di grande appeal. Si capisce subito che si tratta in gioco intelligente. Appena aperto il cartone sul tappeto di casa, mio figlio (22 mesi) si è lanciato in una grande creazione. Incastri in orizzontale e verticale. Finte spade, gabbiette, torri. Ha persino utilizzato una barretta come occhiali da sole (o mascherina). Posso dire che si tratti di un gioco apparentemente molto semplice, in grado di stimolare la creatività e la capacità manuale. Quando supera i 15 minuti di applicazione, vuol dire che è assolutamente adatto all’età, alla capacità del bambino e dunque un buon prodotto.

La seconda creatura Quercetti è un incrocio tra una lavagna magnetica e un puzzle che si ispira ai personaggi di Winnie the Poo. In questo caso il prodotto è uno di quelli che da mamma avrei acquistato senza esitazione. Molto colorato, di grande appeal nelle forme e nella grafica. Di sicuro intelligente perché permette da un lato di incastrare le formine dei vari personaggi in sagome; dall’altra di posizionarli su un paesaggio sempre uguale, che permette di inventare storie diverse. Anche questo gioco è piaciuto al piccolo Oscar che ne ha subito apprezzato le sagome simpatiche e perfette. Ma non è una di quelle attività che ti lascia incollato per 15 minuti. C’è bisogno di una guida costante. Di uno che racconti o che ti aiuti ad incastrare le forme. Almeno, in questo caso, abbiamo giocato sempre e solo insieme.

Complessivamente posso affermare che si tratta di due ottime alternative di gioco, divertenti, sicure, intelligenti che sviluppano capacità diverse.