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Alice nel paese dei diritti

Come ogni anno il 20 novembre si celebra la Giornata Mondiale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Quest’anno, per l’occasione, le edizioni Sonda consigliano un libro: “Alice nel Pese dei Diritti”. Noi di comenasceunamamma.it lo abbiamo letto e ve lo suggeriamo. E’ un libro che va condiviso, un testo dalla struttura semplice che non nasconde un intento pedagogico: rendere consapevoli i bambini dei diritti dei quali troppo spesso sono privati, a cominciare dai bimbi del cosiddetto “primo mondo”.

Noi adulti ci siamo mai fermati a spiegare ai più piccoli i loro diritti? Li conosciamo? Quante volte ce ne dimentichiamo? Le violenze sui minori stimano numeri a troppi zeri: dai 500 milioni ad un miliardo e mezzo. Sono bambini,  corpi e anime esili, fragili che quotidianamente, anche tra le mura domestiche, subiscono violenze. Piccoli che non crescono in situazioni dignitose. Non può morire il loro diritto di vivere in un modo colorato e sorridente e non nero come la violenza, come chi tiene chiusi gli occhi per non vedere.  I diritti dei bambini sono un tema fondamentale, spesso e purtroppo non ancora acquisito con consapevolezza dagli adulti.

Alice nel Paese dei diritti, realizzato dagli esperti in pedagogia Mario Lodi e Daniele Novara e illustrato da Pia Valentinis, racconta il viaggio dell’eroina creata da Lewis Carroll che accompagnata dalla Regina di Cuori, esplora il mondo reale. Incontra adulti e bambini e con ognuno di loro si confronta  su un diritto fondamentale: la salute e l’educazione; il diritto ad avere una famiglia o a essere protetti.  Un racconto che raggiunge l'apice nella trasmissione di un messaggio importante: la salvaguardia dell’infanzia.

“I bambini hanno diritto sia all’uguaglianza che alla differenza, a essere accettati con le loro impronte, a non essere discriminati in alcun modo. – spiega Daniele Novara - Hanno diritto a poter mantenere quelle loro tradizioni culturali e religiose che siano in conformità col rispetto dei diritti umani a non sentirsi esclusi o rifiutati per le loro origini. L’accoglienza non significa voler conoscere pedissequamente la cultura del bambino straniero, quanto vivere una relazione che innesti fiducia, valorizzazione e capacità di trasformare i problemi in risorse”.  Secondo Novara “La varietà è ricchezza, possibilità di vedere le cose in altra luce, di essere attraversati da nuove energie”.

“Sui giornali le notizie sull’infanzia sono terribili: il bambino rapito, sfruttato, venduto. Alla tv lo troviamo spesso consumatore entusiasta nella pubblicità.  Vi sono anche genitori e insegnanti indifferenti verso i suoi problemi: non considerano il particolare modo di pensare e la dignità di ogni bambino. – racconta Mario Lodi - Ma c’è anche chi gli dedica le cure, studi, attenzioni: i genitori che li aiutano a crescere con il diritto di essere felici, gli educatori che sviluppano le loro potenzialità, gli amministratori che predispongono strutture e servizi per l’infanzia. Questo mondo esiste – afferma Lodi. Ed esistono quindi bambini che stanno bene al mondo ed altri che, pur avendo difficoltà, sono aiutati a superarle”.

Un libro da leggere con i bambini, prezioso per genitori, educatori e insegnanti, ricco di suggerimenti pedagogici e attività da svolgere con i ragazzi per realizzare un vero laboratorio di educazione ai diritti umani.  All’interno, per non dimenticare, si trova anche il testo ufficiale ONU della Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia.