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Un anno di amore. Per le mamme e per i nostri figli.

E’ trascorso un anno da quando è cominciata la nostra avventura. Una storia di amore per i nostri figli, per il nostro lavoro. La celebrazione di un impegno per tutte le donne/mamme che come noi vivono ogni giorno le paure e la bellezza di un’esperienza formidabile.

Mesi divertenti e faticosi in cui abbiamo cercato di dare alle nostre lettrici informazioni continue, momenti di svago, confronto. Ci siamo divertite insieme. A volte scoraggiate. Altre caricate. Siamo riuscite a portare – esperimento non facile – le mamme, dal luogo virtuale a quello reale, attraverso il successo de Al cinema col bebè, la rassegna dedicata alle neo famiglie.

È stato un anno di nuove esperienze, di studio e sperimentazione. I meccanismi della rete, la consapevolezza di avere un pubblico affettuoso e numeroso da tener vivo. La voglia di offrire sempre qualcosa di più. E poi le interviste, le domande sulla pagina, i tweet e le foto su instagram. E le decine di mail al giorno alle quali rispondere. Sempre.

Se potessimo pubblicare le nostre telefonate e le nostre conversazioni di questo anno ci sarebbe da farsi delle risate. Perché quando ti accorgi che un blog piccolo e senza pretese sta diventando uno strumento di informazione, scambio e confronto tra persone, capisci che la tua mission iniziale è cambiata. Molto cambiata.

Alla prima candelina di questo nostro progetto, possiamo dire con certezza che ci sia sfuggito piacevolmente di mano. Grazie a voi. Mamme e lettrici.

Speriamo di aver sempre risposto alle vostre domande, di aver accontentato le curiosità, di essere state utili e divertenti. Speriamo di aver dato un supporto alle vostre giornate impegnate. Di avervi fornito spunti interessanti e battute per un sorriso.

Siamo tante. Quindicimila settecento è un bel numero. Vi ringraziamo perché se non fosse per voi tutto questo impegno non avrebbe senso e il nostro progetto non sarebbe mai nato. Ora che siam tante possiamo fare tanto però. Possiamo scegliere di parlare di cose che non vanno bene: ci ascolteranno. Possiamo organizzare grandi iniziative nei nostri territori: ci seguiranno. Possiamo raccontare storie positive: lo sapranno in molti. Ora che ci siamo dobbiamo lavorare davvero per tutto ciò in cui crediamo. E quello in cui crediamo è un futuro per i nostri figli.

Serena e Benedetta