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Roma, bimba morta in ospedale "Da radiografia emorragia in atto"

"Non si può morire a due anni per una procedura eseguita senza la necessaria esperienza. Il posizionamento di un catetere venoso centrale è una procedura non esente da rischi, ma con basso margine di complicazioni, che di solito si effettua in mezz'ora. La piccola, invece, è rimasta in sala operatoria 4-5 ore, sottoposta a numerosi tentativi per il posizionamento del catetere. E' stata poi rimandata in reparto, dove nel giro di un'ora è andata in shock emorragico". E' quanto rivela all'Adnkronos Salute una fonte anonima testimone di quanto avvenuto al policlinico Tor Vergata, dove è morta la bimba malata di anemia falciforme, che doveva essere sottoposta a trapianto di midollo, mostrando alcuni dei referti riguardanti la piccola.

"Non si può accettare l'idea che ci si eserciti - sottolinea - che si possa fare esperienza sulla pelle di bambini. La mamma ha visto morire sua figlia e non ha capito perché: è in sala operatoria che bisogna cercare le responsabilità".