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Mattia Pierinelli: la famiglia non si arrende

Avrebbe avuto quattro anni e mezzo Mattia Pierinelli, il bimbo che il 2 dicembre 2009, a soli 9 mesi, è entrato in coma mentre giocava all’Asilo nido Lago Mago di Pistoia. Trasportato subito al pronto soccorso e poi (dopo una Tac) trasferito d’urgenza all’Ospedale Pedatrico Meyer, il piccolo Mattia non si è più risvegliato e nel pomeriggio del 7 dicembre 2009 i medici ne hanno dichiarato la morte cerebrale. Secondo le indagini sarebbe stata un’emorragia cerebrale (attribuita alla Sbs – Shaken Baby Syndrome - la sindrome da scuotimento che provoca gravi danni al cervello a causa delle violente scosse subite dalla testa del piccolo) a provocare la morte del piccolo. Ma il suo decesso ha significato vita per altri 4 bambini: Riccardo e Caterina, genitori di Mattia, hanno autorizzato infatti il multi trapianto d’organi (cuore, fegato, reni e intestino) per quattro piccoli, sparsi in vari paesi dell’Europa. Il delicato intervento è stato eseguito il giorno dell’Immacolata.

Domani, 12 luglio avrà luogo l’udienza per il giuramento dei consulenti tecnici di parte che dovranno analizzare tutti i rapporti medici e le cartelle cliniche riguardanti il piccolo Mattia.

 “Voglio che se ne parli affinché i colpevoli non rimangano impuniti e non molleremo fino a quanto la verità non verrà alla luce del sole. Si deve evitare che queste cose possano succedere ancora una volta. Mattia non me lo renderà nessuno, di questo ne sono consapevole, ma è entrato in coma mentre era all’asilo: io avevo affidato a Loro la cosa più preziosa che avevo e adesso, mio figlio, è morto”. Così racconta Caterina Innocenti, mamma del piccolo Mattia Pierinelli rappresentata dall’avvocato Maurilio D’Angelo del Foro di Roma in una nota diffusa tramite l'associazione "La Via dei Colori". “Fino ad oggi nessuno è stato iscritto nel registro degli indagati, nessuno sembra responsabile, nessuno si assume la colpa di ciò che è successo, ma mio figlio alle 10.30 stava giocando sul tappeto con il suo amichetto, ed alle 12.26 è entrato in coma. Noi non ci arrenderemo mai fin quando non verrà chiarito cosa è successo in quelle due ore!”

“Dopo immani sofferenze, abbiamo aperto una breccia giudiziaria- dichiara il legale della famiglia - Infatti, il Tribunale civile, all’esito di una coerente verifica, ha accolto la nostra richiesta (recisamente avversata dal Comune di Pistoia) di nominare i consulenti tecnici i quali avranno il compito di stabilire l’orario dell’evento che ha poi dato luogo alla morte. I nostri consulenti hanno già rilevato gli aspetti tecnici che consentono di chiarire le cause (sulle quali non vi sono mai stati contrasti) e il periodo temporale, collocandolo comunque dopo l’affidamento di Mattia all’asilo. La Cassazione Penale, invece, ha riaperto il procedimento ritenendo sussistente un vizio tecnico invalidante la fase processuale precedente, accogliendo pienamente i motivi del nostro ricorso. Ovviamente non finisce qui. Dobbiamo e vogliamo andare in fondo perché in futuro non possano ripetersi episodi similari”