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Come adottare un bambino

La maternità è il dono più prezioso che la vita possa fare ad una donna e ad una famiglia. Molte volte però la natura mette i bastoni di traverso e il sogno di far nascere un bambino viene inesorabilmente stroncato. Oggi vogliamo parlare a quelle donne, mamma a metà, nel corpo ma non nel cuore. Oggi parliamo di quei bimbi che nascono due volte e che si riappropriano di un diritto, quello di ogni bambino: avere una famiglia.

Ma come e quando nasce una mamma? Mamme non si nasce ma lo si diventa, esattamente come i genitori adottivi. E’ madre, padre, genitore solo chi si prende la responsabilità di quel bambino, solo chi tutela, ama e difende il proprio piccolo.

Il percorso non è facile, bisogna entrare negli “ingranaggi” del sistema e bisogna fare i conti con la burocrazia. Ne parliamo oggi con l’avvocato Massimiliano Arena del Foro di Foggia, già giudice minorile onorario, attualmente Presidente della locale Camera Minorile e referente provinciale del Garante Regionale dei Minori.

 1. Avvocato qual è la prima tappa per chi desidera adottare un bambino?

Riempire la domanda e collezionare tutta la documentazione anagrafica, reddituale e sanitaria, ivi compresi i consensi dei futuri nonni

2. Gli italiani residenti all’estero a chi si devono rivolgere?

Se hanno la residenza all’estero al Tribunale estero, ma se poi vogliono che il bambino ottenga la cittadinanza italiana la sentenza estera deve essere riconosciuta dal tribunale per i Minorenni italiano.

3. Come e chi redige la dichiarazione di disponibilità all'adozione?

In caso di adozione nazionale la coppia redige, anche con l’aiuto di un legale esperto in adozione, la disponibilità; in caso di adozione internazionale si redige la richiesta di idoneità.

4. La domanda è unica sia per le adozioni nazionali che per le internazionali?

No, sono due domande, con medesima modulistica e medesima documentazione allegata.

5. Le domande possono essere presentate in più Tribunali contestualmente?

Internazionale solo nel tribunale per i Minorenni competente per territorio in riferimento alla residenza della coppia, la nazionale in massimo tre tribunali.

6. Le leggi alle quali far riferimento dovrebbero essere la legge n.184/1983 e la seguente legge n° 149 del 28 Marzo 2001. Quali sono i requisiti previsti per gli aspiranti genitori adottivi?

Sono quelle le eleggi, corretto. I requisiti non sono tassativi, ma la coppia passa al vaglio dell’equipe psico sociale del servizio sociale comunale o del consultorio familiare, cui il Tribunale per i Minorenni delega una anamnesi della coppia. Certamente situazione lavorativa, abitativa, assenza di condanne penali e di patologie gravi sono i requisiti minimi.

7. Presentata la dichiarazione di disponibilità che tempi ci sono?

Dai 6 ai 12 mesi.

8. Quando e in che modo i coniugi si raffrontano con gli operatori per le relazioni psico-sociali e di pubblica sicurezza?

Dopo due o tre mesi dal deposito della domanda.

9. Cosa succede se il Tribunale accoglie la domanda? E se la respinge?

Se il tribunale accoglie la disponibilità di adozione nazionale la coppia deve sperare di essere abbinata a una minore, ma il calcolo delle probabilità è elevato. Se il tribunale concede l’idoneità per la internazionale la coppia ha un anno di tempo per conferire mandato a un ente di adozione internazionale accreditato presso la Commissione Adozioni Internazionali. Può essere respinta solo la internazionale, perché è una domanda, e si hanno 10 giorni di tempo per proporre appello (anche se molti tribunali esteri, quando la copia si reca in loco, sono scettici verso coppie che hanno avuto la non idoneità in primo grado e poi hanno vinto l’appello). Per la nazionale la coppia non può far altro che, in caso di mancato abbinamento entro tre anni dalla proposizione della domanda di disponibilità, riproporsi a quello o ad altri tribunali.

10. Tornando all’iter burocratico, che durata ha la “domanda” dalla data di presentazione?

Tre anni la nazionale, per la internazionale essa vale un anno dal decreto di idoneità.

11. In cosa consiste il rischio giuridico?

Che vi siano famigliari del minore esistenti e che attivino ricorsi per impugnare la dichiarazione di adottabilità del minore.

12. Focalizzando l’attenzione sul minore, chi tutela gli interessi del bambino?

Deve essere nominato un tutore, che spesso è un avvocato, e che può nominare un difensore del minore retribuito dal gratuito patrocinio a spese dello Stato.

13. Quanto dura l’affidamento pre-adottivo?

Dieci mesi, o anche meno se il minore era già presso la coppia con un provvedimento di affidamento provvisorio.

14. Quando l’adozione diventa definitiva?

Quando scadono i termini per impugnare l’adottabilità e la sentenza passa in giudicato.

15. Quando il minore diventa a tutti gli effetti e definitivamente membro della nuova famiglia?

Con il passaggio in giudicato delle sentenza di adozione e l’annotazione presso lo Stato Civile.