logotype
img1
img2
img3

Facebook


Home design ideas

Twitter

                  

Cerca

Sovrappeso e obesità in età pediatrica

Negli ultimi anni il tema dell’obesità in età evolutiva sta ricevendo sempre maggiore attenzione da parte di coloro che si occupano di salute psichica e fisica.

L’interesse per questo argomento risiede principalmente nella diffusione epidemica a livello globale di tale problematica; secondo i dati dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) nel 2010, circa 43 milioni di bambini sotto i 5 anni di età erano in sovrappeso e di questi circa 35 milioni vivono in Paesi in via di sviluppo. Secondo i dati Istat, in Italia, l'obesità interessa maggiormente i maschi (30,1% contro 23,6% delle femmine), coloro che vivono al Sud, chi svolge ridotta attività fisico-motoria e le persone con stato socioeconomico relativamente basso.

 

L’obesità presenta un’eziologia multifattoriale, si tratta, infatti, di una condizione complessa in cui interagiscono fattori biologi e psicologici, individuali e ambientali. A tal proposito è bene distinguere l’ obesità esogena, dovuta  a fattori esterni all’individuo, l’obesità endogena, causata da anomalie nel funzionamento fisiologico e l’ obesità psicogena, di origine psicologica.

Essendo l’ obesità un fattore di rischio per importanti patologie croniche (ad es. diabete, ipertensione, malattie cardiache), la maggior parte delle ricerche si è focalizzata su problematiche prettamente fisiche tralasciando lo studio delle diffuse cause/conseguenze di natura psicologica.

La possibilità che la presenza di fattori psicologici possano influire negativamente sulla condizione medica generale dell’individuo è ben esplicitata dalla categoria in cui viene fatta rientrare l’obesità nel DSM-IV (manuale statistico e diagnostico dei disturbi mentali-vers. IV): “Fattori psicologici che influenzano una condizione medica”.

La fame in eccesso, spesso, rappresenta una risposta di difesa contro l’ansia e la depressione; il bambino si “riempe” di cibo per compensare un disturbo emotivo-affettivo sottostante, per placare le tensioni. L’oggetto-cibo allenta sentimenti di solitudine, di mancanza, di abbandono spesso troppo dolorosi per poter essere elaborati mentalmente.

Risulta evidente il desiderio del bambino obeso di attirare lo sguardo su di sè, di rendere visibile il suo corpo al mondo adulto affinchè cali su di lui uno sguardo amorevole e attento a riconoscere  e interrogare il suo malessere nascosto. Tuttavia questa visibilità del corpo non raramente può causare derisione e stigmatizzazione sociale che inevitabilmente influiscono negativamente sull’autostima del bambino, ancora in evoluzione e consolidamento.

Nonostante sia risaputo che esiste una componente psichica e relazionale in questi disturbi, spesso l’intervento è orientato solamente a livello nutrizionale. Sarebbe opportuno, tuttavia, un approccio multidisciplinare che tenga conto di tutte le variabili mediche, sociali, psicologiche e comportamentali intervenienti nella patologia in questione.

Vi è, infatti, una forte spinta sociale che chiede che qualcuno si occupi del corpo e che non sia solo qualcuno di formazione medica ma anche qualcuno che a questo corpo possa assegnare un posto nella storia soggettiva del bambino.

Associazione Pollicino e Centro Crisi Genitori Onlus


 L’associazione Pollicino è una onlus formata da un’equipe di specialisti, tra i quali psicologi, psicoterapeuti, psicoanalisti e pediatri, che da sette anni si occupa di promuovere importanti iniziative volte alla cura e alla prevenzione dei disturbi alimentari in età pediatrica e adolescenziale. Disordini come anoressia, iperfagia e obesità contrariamente a quello che comunemente si possa pensare, compaiono sempre più spesso precocemente, sin dai primi anni di vita del bambino: l’Associazione opera dunque su più fronti, per sensibilizzare genitori, educatori e specialisti su questi temi ancora poco conosciuti, per fornire supporto alle famiglie che stanno vivendo questo tipo di problematiche e infine, in ambito scientifico, per continuare l’importante lavoro di ricerca sul tema testimoniato da numerose pubblicazioni. 

Associazione Pollicino e Centro Crisi Genitori Onlus - Via Leone Pancaldo 1, Milano -  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.  - www.pollicinoonlus.it - 800.644.622